Prevenire il cancro con le nanoparticelle di Google

Prevenire il cancro con le nanoparticelle di Google

Prevenire il cancro con le nanoparticelle di Google

Iniezione di nanobots


Al programma Google X si aggiunge il progetto di sviluppare nanoparticelle che possano monitorare la salute, come prevenire il cancro e monitorare placche aterosclerotiche

Google sta facendo ricerca su nanoparticelle che si legano alle cellule tumorali ed utili anche per altre forme di malattie. Lo hanno dichiarato al WallStreetJournal D Live, aggiungendo che la ricerca è parte del programma Google X che investiga tecnologie a lungo termine.

Andrew Conrad, a capo della divisione Life Sciences di Google, ha rivelato che gli esperimenti sono già iniziati nella progettazione e nel test di nanoparticelle sotto forma di pillole.

Queste macchine microscopiche sono così piccole che ce ne possono stare 2000 in una singola cellula del sangue.

"La nanoparticelle sono il punto d'incontro tra biologia ed ingegneria" dice Conrad. "Grazie al cuore magnetico di queste particelle, sarete in grado di richiamarle in specifiche zone... semplicemente mettendo un magnete al polso, sarete in grado di fermarle e chiedergli cosa hanno visto".

Le macchine microscopiche saranno capaci di viaggiare nel corpo e cercare per cellule tumorali così come, ad esempio, specifiche placche nelle arterie che portano ad infarti, o per l'eccesso di sodio.


I pazienti più a rischio saranno i primi beneficiari della tecnologia, secondo Google, che si spera sia disponibile entro un decennio. Un portavoce della società ha annunciato che il cancro del pancreas è una delle malattie più difficili da rilevare, e può nascondersi anche a quelle persone che ogni effettuano una tomografia. Solo il 3% dei tumori al pancreas sono rilevati nelle prime, cruciali fasi.

Si potrebbe quindi sviluppare un sistema di check-up per rendere certe analisi più precise: ingoiando una capsula contenente le nanoparticelle, queste incomincerebbero ad analizzare la salute del nostro corpo inviando informazioni in tempo reale.

Conrad, che è anche co-fondatore del National Genetics Institute, ripete in via precauzionale che sono necessari molti anni di sperimentazione prima di avere una tecnologia disponile. Ma non vuole neanche essere timido sui progetti a lungo termine di Google nell'ambito medico.

L'ostacolo più grande sarà costituito dalla serie di trial clinici necessarie per il suo sviluppo ed anche per le problematiche etico-morali: una multinazionale che fa ingerire alla popolazione mondiale delle nanoparticelle per fornire informazione sulla salute e sul corpo.
Comunque Google sembra essere piuttosto fiduciosa nel suo impegno nella lotta al cancro, e a noi non ci resta che augurargli un successo su tutta la linea.


Redazione MolecularLab.it (29/10/2014 09:10:07)
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