Grillo: partnership per la produzione della cannabis
Verrà bandita una sorta di manifestazione di interesse per una partnership pubblico-privata, per aumentare la produzione della cannabis terapeutica". Lo ha affermato Giulia Grillo, ministro della Salute, al termine della sua visita all'Istituto chimico farmaceutico militare di Firenze, dove attualmente la cannabis terapeutica viene prodotta.
Il via alle manifestazioni d'interesse, ha spiegato il ministro ai cronisti, "sicuramente non sarà molto distante nel tempo". Ci vorrà "tempo ovviamente di organizzare, ma essendo un'attività di grande interesse tanto per la Difesa, quanto per la Salute, saranno fatti tutti gli sforzi per farla nel più breve tempo possibile". Attualmente, ha detto Grillo, "non è sufficiente la quantità" che viene prodotta dall'Istituto, dunque incrementare la produzione è "molto importante" perché "possiamo anche noi soddisfare altre esigenze, non solo interne ma pure estere".
Intanto arriva una proposta dagli agricoltori che già coltivano canapa industriale con THC inferiore allo 0,2%: "abbiamo tutte le competenze organizzative ed agronomiche per produrre cannabis per fini terapeutici, di cui l'Italia è deficitaria". Lo conferma Confagricoltura, apprezzando l'annuncio della ministra della Salute Giulia Grillo che bandirà una manifestazione di interesse per una partnership pubblico-privata per aumentare la produzione della cannabis terapeutica in Italia. "Le aziende agricole sono pronte ad organizzare specifiche filiere tracciate e controllate per soddisfare la domanda crescente del sistema sanitario nazionale", ha commentato Confagricoltura, nel precisare che "la Ministra ha accolto le richieste emerse nel convegno del 25 luglio sulla canapa industriale, di aprire anche ai privati la possibilità di produrre cannabis ad uso terapeutico". L'Organizzazione ricorda che oggi i quantitativi di cannabis distribuiti dalle farmacie, ancora insufficienti a soddisfare la domanda nazionale da parte dei pazienti, provengono prevalentemente dall'Olanda e dalla Germania e solo in piccola parte da produzioni nazionali, oggi affidate esclusivamente all'Istituto Chimico Farmaceutico militare di Firenze.Fonte: Dottnet