ULTRAVIOLETTI ED OCCHIO

ULTRAVIOLETTI ED OCCHIO

La radiazione ultravioletta è quella porzione di spettro luminoso compresa tra i raggi X e la luce visibile. La sua lunghezza d’onda è maggiore di quella dei raggi X e minore della luce normale e non è visibile all’occhio umano.

Lo spettro degli ultravioletti può essere diviso in più bande, a seconda della lunghezza d’onda.:
1) La banda UVA è la radiazione caratterizzata da una lunghezza d’onda variabile tra i 320 e i 400 nanometri.
2)La banda UVB, di lunghezza d’onda variabile tra i 290 e i 320 nanometri, viene considerata la più dannosa per l’organismo umano.
3)La banda UVC ha una lunghezza d’onda tra i 200 e i 280 nanometri e potenzialmente si rivela dannosissima, letale. Non raggiunge la superficie terrestre.
Raggi UV possono essere prodotti anche dalla luce fluorescente (neon).

Anche se i raggi UV non riescono a penetrare in profondità nei tessuti, sono comunque in grado di danneggiare la struttura e modificare la funzione delle cellule superficiali, con conseguenti problemi o insorgere di malattie vere e proprie, come il melanoma.

I raggi UV possono arrivare agli occhi in tre modi diversi: direttamente, per diffusione o per riflessione. L’intensità dei raggi solari diretti varia in funzione della stagione, del luogo geografico e dell’altitudine. La diffusione dei raggi UV dipende dalla presenza o assenza di nubi, mentre la loro riflessione varia in base alla natura del suolo: il riverbero della neve, ad esempio, è 7 volte più intenso di quello dell’acqua!
A differenza dei raggi infrarossi, i cui danni si avvertono in modo pressoché istantaneo perchè provocano calore e scottature, quelli provocati dai raggi UV si manifestano tardivamente. Talvolta risultano appena percepibili. Per questa ragione, è importante imparare a riconoscere i primi segni di una sovraesposizione oculare ai raggi del sole. I sintomi caratterizzanti sono lacrimazione abbondante, sensibilità alla luce e rossori intensi, che possono portare a un’infezione.
POSSIBILI DANNI 
Fotocheratite,
senso di bruciore e accecamento temporaneo indotto da raggi UV riflessi (acqua, neve, nel deserto ecc.). Gli addetti alla saldatura o coloro che fanno un uso frequente delle cabine abbronzanti sono maggiormente a rischio di sviluppare questa malattia. Un’intensa radiazione solare può causare fotocheratite anche solo dopo 30 secondi.
Opacizzazione del cristallino,
che deriva dall’aumento di proteine insolubili all’interno delle sue fibre. I raggi UV, specialmente UVB, incrementano il processo di opacizzazione, aumentando significativamente il rischio di insorgenza;
Degenerazione della macula lutea della retina
Processo che porta a cecità (tra le principali cause negli USA). I dati suggeriscono maggior rischio di degenerazione tra soggetti con occhi chiari esposti alle radiazioni UV;
Tumori della pelle e altri pericoli.

Melanomi maligni endoculari, il tipo di tumore oculare più diffuso un USA e in Europa, con tasso di mortalità del 50%. E poi pterigio e pinguecola (proliferazione anormale di cellule sulla superficie oculare).
Le lenti hanno il colore della porzione di raggi solari che lasciano passare, per questo bisogna stare molto attenti a scegliere quelli piu' indicati. Per questo - dice l'esperto - quelle da evitare senza appello sono le lenti azzurre e blu: lasciano filtrare proprio i raggi 'blu' che insieme a quelli ultravioletti sono i piu' dannosi per la retina.

Le migliori lenti sono quelle che vanno dal giallo-ambra al marrone, perche' escludono proprio i raggi pericolosi, e mantengono pressocche' inalterata la percezione dei colori e quindi della visione.
La classe 0 e 1 sono riservate a occhiali riposanti e non proprio da sole perche' corrispondono a un filtro leggero, piu' indicato in situazione di luce meno intensa. E' solo passando alle classi 2 e 3 che si ha per le mani un vero occhiale da sole, che filtra oltre il 50% dei raggi. La classe 4, e' per occhiali che assorbono quasi il 100% dei raggi solari e vanno bene se si va sulla neve, su un ghiacciaio o in barca in mare aperto.

IL FILTRO DA SOLE PIU' INDICATO
Difficilmente un tipo di lente può funzionare egregiamente in tutte le condizioni. Ogni tipo di lente, infatti, “taglia” un determinato tipo di luce e, quindi, è maggiormente adatto per essere utilizzato in quelle giornate per le quali è stato prodotto.
Ricordate che il modello Brown di una determinata casa non sarà necessariamente identico al medesimo modello della casa concorrente.
Ecco alcune indicazioni di massima che possono aiutare nella scelta dei filtri.

Giallo: visione ideale in condizioni di nebbia, giornate con neve cadente. Esalta i contrasti e la profondità: effetto schiarente. Assorbimento: 13 – 14% (attraverso il filtro “passa” un 86 – 87% di luminosità)
Fattore protezione contro la luminosità: 0
Arancione: migliora la visione in caso di nebbia.
Assorbimento: 35 – 40%
Fattore protezione: 1
Verde: protezione in giornate di sole. Assorbimento 55 – 88%
Fattore protezione: 3
Grigio: protezione in giornate di sole, non altera i colori. Assorbimento: 85 – 88%
Fattore protezione: 3
Marrone: protezione in giornate di sole, potere di contrasto alto.
Assorbimento: 85 – 88%
Fattore protezione: 3
Specchiato: protezione in giornate fortemente soleggiate e con luce intensa
Assorbimento: 90 – 91%
Fattore protezione: 3
Ghiacciaio: protezione con luminosità massima
Assorbimento: 94 – 95%
Fattore protezione: 4
Polarizzati: filtri contro i riflessi disturbanti (acqua, neve, …)
Assorbimento: 90%
Fattore protezione: 3
Fonte: Forum Salute
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