Le grandi farmacie contro la Manovra: a rischio oltre 1.500 posti lavoro

Le grandi farmacie contro la Manovra: a rischio oltre 1.500 posti lavoro

Nel mirino l'emendamento che impone la presenza di un farmacista nelle società che investono nel settore
Le misure della legge di bilancio a favore delle piccole farmacie metterebbero a rischio oltre 1.500 posti di lavoro e 300 attività, che rischiano di non essere più sostenute da una società a seguito del provvedimento. E' la stima di Hippocrates Holding, Admenta Italia-LloydsFarmacia e Dr. Max, che hanno scritto una lettera al governo in rappresentanza delle società che gestiscono libere farmacie. Le perdite di fatturato ammonterebbero a circa 500 milioni di euro, "con gravi effetti anche sulla contribuzione all'erario".

Il subemendamento alla Legge di Bilancio depositato da Giorgio Trizzino (M5S) prevede che debbano essere farmacisti iscritti all'albo i soci rappresentanti almeno il 51% del capitale sociale, pena lo scioglimento della società. Questo "costituirebbe un passo indietro fondamentale rispetto all'evoluzione del settore", si legge nella lettera. Realtà come le nostre "hanno già messo in campo grandi impegni e forti investimenti, palesemente non tenuti in considerazione dal subemendamento suddetto", affermano i soci fondatori di Hippocrates, Davide Tavaniello e Rodolfo Guarino, il ceo di Admenta Italia, Domenico Laporta, e il ceo di Dr. Max, Paolo Venturi.Fonte: Dottnet
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