Coscioni, il Ministero sta violando la legge sul biotestamento

Coscioni, il Ministero sta violando la legge sul biotestamento

Lettera al ministro Grillo: i termini per Banca dati sono scaduti cinque mesi fa
L'Associazione Luca Coscioni ha scritto una lettera al Ministro della Salute Giulia Grillo per sollecitare risposte in tema di biotestamento. In particolare per ricordare la scadenza per l'emissione dei decreti per l'istituzione di una banca dati delle Dat, attesi per legge cinque mesi fa. "Le scriviamo per chiederle di porre fine alla violazione dei termini per l'attuazione della legge sul biotestamento, una legge ottenuta grazie a persone che hanno pagato un prezzo personale di sofferenza e che non vogliamo sia oggi in parte vanificata", scrive l'Associazione.

"Ci riferiamo in particolare ai decreti che il Ministero da lei guidato era tenuto ad emettere 5 mesi fa per l'istituzione della Banca dati destinata alla registrazione delle disposizioni anticipate di trattamento". E ancora: "L'utilità di una Banca dati è evidente, perché consentirebbe una raccolta e conservazione affidabile delle Dat su tutto il territorio nazionale, superando resistenze e boicottaggi da parte di Comuni, Regioni e strutture sanitarie". L'Associazione sottolinea che la Legge di bilancio pluriennale 2018-2020 ha finanziato con 2 milioni di euro l'istituzione della Banca dati e, all'articolo 1 comma 419, ha previsto che "entro centottanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge", il Ministero della Salute deve (avrebbe dovuto) emanare un decreto per stabilire "le modalità di registrazione delle Dat presso la banca dati". La data entro la quale emanare il decreto avrebbe dovuto essere il 30 giugno 2018.

"Sappiamo che, per la realizzazione della Banca dati, il Ministero ha istituito il 22 marzo 2018 un Gruppo di lavoro con rappresentanti del Ministero, delle Regioni e dell'Autorità garante per la protezione dei dati personali - aggiunge l'Associazione - e sappiamo anche che il Consiglio di Stato si è espresso in modo chiaro il 31 luglio 2018 sui quesiti posti dal suo Ministero. Ma tali passaggi e il suo intervento non sono stati finora sufficienti ad assicurare il rispetto della legge".  E conclude: "A 5 mesi dalla scadenza fissata dalla legge istitutiva della Banca dati, le chiediamo che sia posto al più presto termine a una violazione di legge in atto"Fonte: Dottnet
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