"Ssn: un 40enne con 4 malattie", la ricetta del Gimbe

"Ssn: un 40enne con 4 malattie", la ricetta del Gimbe

"Purtroppo in questi 40 anni i cittadini italiani non hanno acquisito piena consapevolezza che il nostro Paese dispone di un Ssn che si prende cura della nostra salute e che, in qualità di 'azionisti di maggioranza', tutti siamo tenuti a tutelare, ciascuno secondo le proprie responsabilità, siano esse pubbliche o individuali". Lo afferma Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, dopo le celebrazioni per i 40 anni del Servizio sanitario nazionale. Con l'obiettivo di aumentare la sensibilizzazione pubblica sull'importanza di un servizio di natura nazionale che si prende cura della salute di 60 milioni di persone, in occasione dell'evento celebrativo il presidente Cartabellotta ha consegnato alla ministra della Salute Giulia Grillo il logo realizzato dalla Fondazione Gimbe per i 40 anni del Ssn. Disegnarne uno nuovo, infatti, è l'invito di un bando pubblico lanciato da ministero della Salute e Tribunale per i diritti del malato.
Una ricorrenza che cade in un momento particolarmente difficile - rileva la Fondazione - come dimostrato dalle analisi Gimbe che hanno recentemente 'diagnosticato' il Ssn come un quarantenne affetto da quattro 'patologie' : imponente definanziamento pubblico, eccessivo ampliamento del paniere dei livelli essenziali di assistenza (Lea), sprechi e inefficienze, espansione incontrollata dell'intermediazione assicurativa. Inoltre, lo stato di salute del Ssn è influenzato da due 'fattori ambientali': la collaborazione (non sempre leale) tra Stato e Regioni e le aspettative (spesso irrealistiche) di cittadini e pazienti.

"Se vogliamo realmente mantenere un Ssn a finanziamento prevalentemente pubblico, preservando i principi di equità e universalismo definiti dalla legge 833/78 - commenta Cartabellotta - è urgente mettere in atto un 'piano terapeutico' personalizzato in grado di modificare sia la storia naturale di queste quattro malattie, sia di ridurre al minimo l'impatto dei fattori ambientali".

Le proposte della Fondazione Gimbe spaziano dal graduale e consistente rilancio del finanziamento pubblico allo 'sfoltimento' dei Lea secondo evidenze scientifiche e principi di costo-efficacia; dalla costruzione di un Servizio socio-sanitario nazionale a una inderogabile riforma della sanità integrativa; dal piano nazionale di disinvestimento dagli sprechi a quello di informazione scientifica di cittadini e pazienti; da maggiori capacità di indirizzo e verifica dello Stato sulle Regioni (nel pieno rispetto delle loro autonomie), al rilancio delle politiche del personale; dalla revisione dei criteri di compartecipazione alla spesa alla sana integrazione pubblico-privato.

Tutte azioni che richiedono per la Fondazione, indipendentemente dal colore dell'Esecutivo, un preciso programma politico, adeguati investimenti e riforme di rottura, perché oggi al Ssn non basta una 'manutenzione ordinaria', ma serve un radicale cambio di rotta per garantirne la sopravvivenza.

"La Fondazione Gimbe - conclude Cartabellotta - tramite il proprio Osservatorio sta monitorando l'attuazione del programma per la sanità messo nero su bianco nel Contratto per il Governo del cambiamento e confida molto nella determinazione della ministra Grillo. Tuttavia, se vogliamo garantire alle generazioni future un servizio sanitario pubblico, equo e universalistico, le celebrazioni del 40° compleanno del Ssn devono essere lette come ultima occasione sia per diffondere la consapevolezza che si sta silenziosamente sgretolando una grande conquista sociale, sia per rimettere la sanità pubblica al centro dell'agenda politica, destinando adeguate risorse e mettendo in campo le riforme necessarie ad assicurare lunga vita al Ssn".Fonte: AdnKronos
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