Il 30% delle persone una volta nella vita soffre di raucedine o afonia

Il 30% delle persone una volta nella vita soffre di raucedine o afonia

E' bene evitare fumo e polvere, tenere sotto controllo il reflusso gastroesofageo, ridurre l'inquinamento acustico nell'ambiente, mantenere un adeguato livello di umidità nell'aria e bere spesso
E' condizionata dalla respirazione e dalle nostre emozioni, ma può essere influenzata anche da diverse malattie come il reflusso gastroesofageo, le infezioni delle vie respiratorie e i tumori. La voce è il nostro biglietto da visita e allo stesso tempo una spia che racconta molto di noi. 

Circa il 30% delle persone almeno una volta nella vita va incontro a raucedine o afonia, un problema che arriva a interessare il 60% degli insegnanti. E' dedicata alla prevenzione la Giornata mondiale della voce, che si è celebrata il 16 aprile scorso, all'insegna dello slogan "Sii gentile con la tua voce". Non solo cantanti e attori ma anche maestre e professori, istruttori di fitness, operatori di call center: le persone che più spesso utilizzano la voce per lavoro a volte non lo fanno in modo consapevole e rischiano di comprometterla.

 Tra i principali disturbi a cui vanno incontro c'è la disfonia che può essere di tipo qualitativo (il timbro diventa più rauco) e quantitativo (la voce cala). E non sempre si tratta di un problema innocuo.

"La disfonia indotta dall'uso prolungato della voce a frequenze e volumi elevati, può essere senza lesioni specifiche oppure organica quando l'abuso reiterato ha prodotto alterazioni delle corde vocali, come i noduli cordali", spiega Carlo Tognonato, coordinatore del Servizio di Logopedia del Dipartimento di Riabilitazione Specialistica del Gruppo MultiMedica. Vi sono campanelli d'allarme che, soprattutto se ricorrenti, indicano la sofferenza degli organi fonatori: cali della voce, alterazioni del timbro, fatica nel conversare a fine giornata, laringiti e faringiti frequenti. Ma esistono anche regole di igiene vocale.

 Come ad esempio, evitare fumo e polvere, tenere sotto controllo il reflusso gastroesofageo, ridurre l'inquinamento acustico nell'ambiente, mantenere un adeguato livello di umidità nell'aria e bere spesso. Fondamentale è poi dare il giusto riposo alle corde vocali se le sentiamo stanche, con pause di silenzio, respirando più lentamente, rallentando il ritmo e il volume dell'eloquio. Infine, anche la postura può aiutare: per permettere alla voce di fluire al meglio, il collo deve essere in linea con la schiena o leggermente reclinato in avanti. 

Per sensibilizzare alla prevenzione diverse le iniziative in tutto il mondo e gli ospedali italiani organizzano visite mediche gratuite. Fonte: Dottnet
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