Errori medici, numeri in crescita ad agosto per carenza personale. Ecco il bilancio

Errori medici, numeri in crescita ad agosto per carenza personale. Ecco il bilancio

Ad agosto «a causa del personale insufficiente, medici e infermieri sono spesso costretti a turni di lavoro lunghissimi, al limite dello stremo, con conseguente aumento del rischio di errori dovuti a stanchezza e perdita di concentrazione. In un simile scenario, inoltre, il tempo di attesa per una visita in pronto soccorso, potrebbe dilatarsi sensibilmente, così come l'assistenza per i degenti potrà risultare qualitativamente inferiore». A sottolinearlo l'avvocato Gabriele Chiarini, cassazionista, esperto in responsabilità medico-sanitaria.

 «È ormai assodato che la maggior parte degli episodi di malasanità siano causati da criticità organizzative. Lo stallo del turnover dei sanitari costa allo Stato più soldi di quanti crede di risparmiarne», spiega Chiarini. La carenza di personale sanitario, «medici e - soprattutto, infermieri - è cosa ben nota. Se, infatti, il numero complessivo dei medici attivi in Italia risulta, tutto sommato, in linea con la media degli altri Paesi Ocse, con un rapporto di 12,4 medici ogni 100.000 abitanti, il numero degli infermieri è decisamente insufficiente con appena 20,7 professionisti ogni 100.000 abitanti, a fronte di una media Ocse di 48,8/100.000, un valore più che doppio rispetto a quello italiano (dati Rapporto Health at a Glance Europe 2018)». Di questa carenza «ci rendiamo conto ogni volta che dobbiamo prenotare una visita o un esame presso strutture pubbliche, o in caso di ricovero.

 Ad agosto, però, la situazione diviene ancor più critica, per via delle assenze per le meritate ferie». Secondo l'avvocato «lo stallo del turnover dei sanitari, è una pratica che costa allo Stato molti più soldi di quanti crede di risparmiarne. Il risparmio per le aziende sanitarie derivante dalla non assunzione di nuovi medici e dirigenti sanitari è stato stimato, per il solo anno 2018, in circa 1 miliardo di euro, quello per la mancata retribuzione degli straordinari, invece, in 500 milioni di euro, per un totale di 1.5 miliardi di euro. Ma in caso di avanzamento di richiesta di risarcimento danni da malasanità da parte di tutti i cittadini che si sono visti erogare un servizio sanitario inadeguato, causa di conseguenze più o meno gravi per la loro salute, le strutture ospedaliere potrebbero essere costrette a pagare somme molto più alte», conclude. Fonte Doctor 33
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