Chi ingrassa di 20 chili da adulto raddoppia il rischio di cancro Un’indagine su 400mila persone calcola il pericolo soprattutto per i tumori di esofago e stomaco. L’allarme: il 30% della popolazione mondiale pesa troppo

Chi ingrassa di 20 chili da adulto raddoppia il rischio di cancro Un’indagine su 400mila persone calcola il pericolo soprattutto per i tumori di esofago e stomaco. L’allarme: il 30% della popolazione mondiale pesa troppo

Le persone che sono sovrappeso a 20 anni e col passare del tempo diventano obese triplicano le loro probabilità di ammalarsi di tumore all’esofago o allo stomaco, due delle forme di cancro maggiormente legate ai chili in eccesso. Lo evidenzia uno studio pubblicato sul British Journal of Cancer dai ricercatori americani del National Institute di Bethesda, che hanno analizzato i dati relativi a oltre 400mila persone interrogate sul loro peso nelle varie fasi dell’età e seguite nel tempo.
Tumori, dieci segnali da tenere d’occhio
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Stanchezza cronica
Il pericolo maggiore: l’infiammazione cronica dell’esofago
Gli esiti dell’indagine mostrano che, rispetto ai normopeso, chi pesava troppo già a 20 anni aveva poi circa il 60-80 per cento di possibilità in più di sviluppare uno di questi tumori nell’arco della vita. Inoltre chi ha accumulato 20 o più chili nel corso dell’età adulta vede raddoppiare in particolare il rischio di cancro esofageo, rispetto a chi riesce ad avere un rapporto stabile con la bilancia.«In chi è molto in sovrappeso è piuttosto comune anche un’infiammazione cronica di alcuni tessuti (facilitata dai grassi accumulati in determinati punti dell’organismo), che è noto essere uno dei fattori che alla lunga predispongono alla trasformazione cancerosa delle cellule – spiega Fortunato Ciardiello, professore Ordinario di Oncologia Medica della Seconda Università di Napoli e presidente della Società Europea di Oncologia Medica (Esmo) -. Un esempio su tutti è proprio quello dell’infiammazione cronica nell’esofago, con conseguente reflusso gastroesofageo e una patologia nota come Esofago di Barret, entrambe più frequenti fra gli obesi che fra i normo-peso ed entrambe note come condizioni che facilitano lo sviluppo del cancro all’esofago».
Fotografia del pianeta che ingrassa: il 30% della popolazione mondiale pesa troppo
A dare le stime più aggiornate di quella che gli esperti definiscono «l’epidemia dei chili di troppo» è un'indagine pubblicata sulla rivista scientifica New England Journal of Medicine pochi giorni fa che ha analizzato i dati di quasi 70 milioni di adulti e bambini di 195 Paesi tra il 1980 e il 2015.Dei sette miliardi e mezzo di abitanti del pianeta, più di due superano il peso consigliato: hanno cioè un indice di massa corporea superiore a 25 (sopra il 30 inizia l’obesità). Nel 2015 quasi 108 milioni di bambini e oltre 600 milioni di adulti risultavano obesi. E dal 1980 il tasso d’obesità è raddoppiato in ben 70 Paesi, mentre negli altri è “soltanto” costantemente cresciuto. E sebbene i bambini obesi siano complessivamente meno, sono proprio i più piccoli a preoccupare di più: in molte nazioni a diventare extralarge sono soprattutto i bimbi, in quantità maggiori persino rispetto agli adulti.Tra i 20 paesi più popolosi i maggiori livelli di obesità tra bambini e giovani adulti si riscontrano in Usa (quasi il 13% degli americani di questa fascia d’età), mentre l'Egitto è il paese con più adulti obesi (circa il 35% del totale). I tassi più bassi di obesità si riscontrano invece in Bangladesh e Vietnam (solo l’1% della popolazione). Guardando i numeri assoluti, la Cina, con 15.3 milioni, e l'India, con 14,4 milioni hanno numero di bambini più elevato al mondo, mentre il primato adulti spetta agli Stati Uniti, con 79,4 milioni e alla Cina con 57,3 milioni. 
La relazione pericolosa tra cancro e sovrappeso
Al momento sono soprattutto cinque gli ambiti di ricerca in cui si sta indagando per comprendere le relazioni causa-effetto tra obesità e tumori: insulina, infiammazioni croniche, estrogeni, regolatori dei tumori e adipochine. «Le persone obese hanno spesso nel sangue livelli di insulina e di fattori di crescita dell’insulina più elevati della norma – chiarisce Ciardiello -. Questa condizione, nota come iperinsulinemia o insulino-resistenza, fa salire il rischio di diabete e può favorire l’insorgenza di alcuni tipi di cancro, come quelli di colon e rene».Ben noto è poi il discorso degli estrogeni, che vengono prodotti in grandi quantità dai tessuti grassi e che sono fra i ben noti responsabili di alcune forme di tumore di seno, endometrio e ovaio. Ed un simile discorso può essere fatto per le adipochine.Molte sono le ricerche ancora aperte, ma le informazioni finora disponibili non lasciano spazio ai dubbi: obesità e sovrappeso sono fra i fattori di rischio noti per i tumori di endometrio, colon retto, esofago, stomaco, ovaio, rene, pancreas e seno, specie fra le donne in post menopausa.Fonte: Il corriere della sera sanità
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