Endocrinologia geriatrica: pubblicato il nuovo Manuale Sie

Endocrinologia geriatrica: pubblicato il nuovo Manuale Sie

Un progetto che nasce “non tanto per rinnovare la ricerca in questo settore perché già molto avanzata, basti pensare che la produzione scientifica nostrana è tale da far guadagnare all’Italia un’altalenante primato europeo – spiega il presidente Sie Andrea Lenzi – L’idea dell’endocrinologia 2.0 nasce più per ridefinire i confini di questa branca della medicina e per dare un contributo alle altre specialità con la propria mentalità di benessere dell’individuo e non solo di salute”.  Il Manuale di Endocrinologia Geriatrica “rappresenta una grande innovazione rispetto ai libri che avevamo in passato perché è stato tarato su una serie di problematiche che nelle scuole di specializzazione non vengono trattate in maniera comprensiva in quanto mancano le linee guida”, aggiunge Antonio Aversa, uno dei due editor del manuale. Il trattato, che si troverà prossimamente nelle librerie, attualmente è acquistabile online ad una pagina dedicata al prezzo di 66 euro Iva inclusa.

Ma entriamo ora tra le pagine del manuale con il Professor Lenzi
Prof. Lenzi, come nasce l’idea della pubblicazione?
Nasce da un progetto più ampio, quello dell’Endocrinologia 2.0: la società italiana di endocrinologia ha organizzato dei “club” dedicati a specifiche patologie e/o aree della medicina che si intersecano inesorabilmente con l’endocrinologia. Tra questi c’è anche quello della geriatria che coinvolge endocrinologi e geriatri; ora ne stiamo facendo uno sulla menopausa con i ginecologi, come ne abbiamo fatto uno sulla pediatria che coinvolge i pediatri.

È dunque questo che intende quando parla di “ridefinire” i confini dell’endocrinologia?
Esattamente. L’endocrinologia non si occupa solo di salute, ma del benessere dell’individuo a 360 gradi, anche in termini preventivi, con lo scopo ultimo di portare le persone verso un’età geriatrica di qualità. Si parte dal bambino, chiedendo ai pediatri di non abbandonarlo sulla soglia dell’adolescenza ma di “passare la consegna” all’endocrinologo in questo periodo molto delicato durante il quale il rischio di obesità e/o di mestruo irregolare può poi comportare problematiche secondarie. Questa età è compatibile con la prevenzione mirata a vivere una “vecchiaia” di qualità. Allo stesso modo, ci sono molti elementi, anche poco conosciuti, che possono portare a un migliore invecchiamento e, in tal senso, miti da sfatare.

Ad esempio?
Basti pensare a quando si parla di osteoporosi e il primo pensiero va diretto alla donna in menopausa, quando in realtà questa condizione colpisce altrettanto il sesso maschile. Anche l’uomo, infatti, è soggetto ad una riduzione della quota di testosterone, anche se non improvvisa come per gli estrogeni nella donna. Con una serie di presidi ormonali che abbiamo a disposizione è possibile annullare tutti i danni secondari della menopausa e dell’andropausa, dal calo della sessualità, a quello dell’intelligenza, alla stessa osteoporosi, prima che questi si verifichino. Ma è ancora molto radicata la paura della terapia sostitutiva, e questo nonostante la maggior parte delle donne assumano la pillola come anticoncezionale per tutto l’arco dell’età fertile; un vero e proprio controsenso.

A chi è destinata questa pubblicazione?
A tutti i professionisti che hanno a che fare con l’anziano: non solo agli internisti e ai geriatri, ma anche ai cardiologi, ai gastroenterologi che si occupano dell’età anziana, ai medici di medicina generale che per primi si interfacciano con i pazienti e spesso si trovano ad avere a che fare con il concetto di terapia ormonale sostitutiva.

Qual è l’intento della pubblicazione?
È quello di fornire tutte le informazioni necessarie a promuovere un invecchiamento di qualità. Infatti, il delicato equilibrio regolato dagli ormoni è fondamentale che vada mantenuto e monitorato a tutte le età. È importante capire che il paziente geriatrico va affrontato prima che i suoi valori ormonali scendano oltre una soglia al di sotto della quale i danni della menopausa e dell’andropausa sono già manifesti. Noi oggi abbiamo gli strumenti per evitare a questi pazienti di avere 30 anni di sopravvivenza invece che di vita.

Parliamo dell’innovazione editoriale del Manuale
Sono stati elaborati singoli capitoli per ogni tema discusso, e sono stati organizzati come veri e propri lavori scientifici, con informazioni sia cartacee che digitali e facili chiavi di accesso per poter leggere i singoli approfondimenti su internet. Per ogni capitolo poi, ci sono dei box dedicati che, come dei piccoli summary, racchiudono i messaggi più importanti per ogni tema. A collaborare alla stesura del testo sono stati professionisti con diverse specializzazioni. Ad esempio, al capitolo dedicato al diabete hanno contribuito gli internisti, così come a quello sulla nutrizione i nutrizionisti e così via.Fonte:Popular Science
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