Lazio: quali prospettive per la rete allergologica?

Lazio: quali prospettive per la rete allergologica?

Ho già avuto modo di segnalare su questo giornale la situazione paradossale in cui versa l'allergologia del nostro Servizio sanitario nazionale.
Alta prevalenza/penuria di servizi 
La prevalenza di allergopatie, specie in età pediatrica ma non solo, registra un trend in continua ascesa. In un prossimo futuro la rinite allergica colpirà il 30-40 % dei bambini, mentre la dermatite atopica interessa già il 10% dell'attuale popolazione pediatrica e l'allergia alimentare, una vera e propria nuova epidemia allo stato nascente, si attesta già nell'ordine dell'8%.
A fronte di una tale situazione i servizi di allergologia sono sempre più scarsi e nessun policy maker, sia di livello nazionale che di livello regionale, ha ritenuto necessario procedere alla implementazione di una adeguata rete assistenziale allergologica.
Le novità della regione Lazio 
In questo panorama desolante, la regione Lazio ha iniziato un percorso di approfondimento delle problematiche allergologiche che potrebbe portare a dei risultati apprezzabili. La regione, infatti, ha accolto la proposta della società scientifica Aaiito ( a cui si sono successivamente aggiunte altre ) e delle associazioni di tutela dei pazienti di istituire una Commissione regionale sull'assistenza allergologica. Obiettivo quello di implementare , appena possibile, una rete Allergologica di livello regionale. La commissione, sotto la responsabilità di Gianni Vicario, ha già prodotto iniziative importanti, di cui diremo tra breve, e altre si è impegnata ad assumere nel prossimo futuro. 
Va anche ricordato tuttavia che la commissione regionale è stata preceduta da un'analoga commissione sulle patologie allergiche istituita dall'Ordine dei Medici di Roma, grazie al compianto presidente Roberto Lala e all'attuale Presidente Giuseppe Lavra. La Commissione ordinistica ha già prodotto delle linee guida sull'anafilassi, rivolte a tutti i medici iscritti all'ordine e non solo agli specialisti, e ha realizzato due convegni di cui uno per il prossimo 26 settembre presso il Santo Spirito di Roma, dove saranno affrontate anche le questioni relative alla organizzazione dei servizi allergologici della regione. A tale convegno parteciperanno, oltre ai Vertici della ASL Roma 1, anche l'attuale presidente dell'Ordine e il Direttore della direzione sanitaria della Regione Lazio Vincenzo Panella a cui chiederemo di riassumere la posizione della regione. 
Il lavoro della Commissione regionale 
La commissione regionale ha elaborato e inviato a tutte le ASL, Aziende ospedaliere, Irrcs e Università pubbliche e private accreditate una scheda di rilevazione dei servizi attivi e delle prestazioni rese, con particolare attenzione a quelle a maggiore intensità assistenziale: diagnostica in vivo a farmaci e a veleno di imenotteri, test di provocazione ad alimenti e desensibilizzazione ad alimenti e farmaci. 
La scheda è stata già inviata e, con pochissime defezioni, è stata correttamente compilata e restituita da tutti i destinatari e viene ora sottoposta ad analisi valutativa.
Il secondo passo che la Commissione farà, una volta acquisita la documentazione completa, sarà di tracciare, attraverso codici specifici, le prestazioni effettivamente rese sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo. Ottenuto questo la Commissione sarà in grado di elaborare una proposta di implementazione della rete assistenziale, lavorando, se lo riterrà opportuno, su uno schema generale già predisposto dall'AAIITO Regionale 
L'uscita della Regione Lazio dal Piano di rientro
La possibilità di implementare una nuova rete assistenziale e nello specifico quella allergologica è in ogni caso subordinata alla uscita della regione dal Piano di rientro. Sappiamo ora che la situazione finanziaria della regione è in miglioramento come anche quella relativa al livello quali-quantitativo di erogazione dei LEA. Sono questi i motivi per cui il Presidente Nicola Zingaretti ha più volte sostenuto che la regione Lazio è oggi in condizioni di uscire dalla situazione di commissariamento. I prossimi tavoli di verifica ci diranno se l'auspicio del Presidente regionale si potrà trasformare in realtà. Nel frattempo la regione con Decreto del Commissario ad Acta 18 luglio 2017, n. U00291 dal titolo “Programmazione della rete ospedaliera nel biennio 2017-2018, in conformità agli standard previsti nel DM 70/2015”, ha integrato e modificato il precedente Programma Operativo di cui al Decreto del Commissario ad Acta n. U00052/2017.
Nel nuovo documento vengono aggiornate le UOC delle varie discipline attualmente presenti nei diversi presidi ospedalieri della regione e vengono calcolati, in base agli standard previsti dal DM 70, eccedenze e carenze.
Anche in questo caso , come risulta dalla tabella allegata al documento di seguito riprodotta, la situazione della allergologia conferma la sua singolartià.
Il dato preminente è che sulla base degli standard devono essere presenti nella nostra regione da tre a sei UOC o strutture equivalenti ( senza posti letto aggregati)
Il secondo dato è che allo stato attuale non risulta attivata nessuna UOC di allergologia . Si tratta di dati sicuramente errati in quanto sono mancanti UOC già presenti da anni (come quella del Policlinico Gemelli) e provvisori non essendo stato ancora conteggiato il Bambino Gesù. Il dato più discutibile è tuttavia un altro: la mancanza di qualsiasi accenno al fatto che la regione, per raggiungere lo standard nazionale, si impegna a colmare le evidenti lacune esistenti. Questo anche ci saremmo aspettato da un documento di programmazione dove invece viene data rilevanza solo alle eccedenze. Una contraddizione anche alla luce delle affermazioni del Presidente regionale sulla prossima uscita della regione dal Piano di commissariamento.
Uscire dalla crisi significa migliorare i servizi e non solo i conti
La regione Lazio ha compiuto significativi passi avanti in tema di risanamento sanitario. Esistono tuttavia ancora forti criticità per quanto riguarda i livelli di efficienza delle aziende ospedaliere e policlinici universitari, di cui la maggior parte è sottoposta a Piano di rientro (AO San Camillo Forlanini, AO San Giovanni Addolorata , AOU Umberto I, IRCSS IFO , AOU Sant'Andrea, AOU Policlinico Tor Vergata). Una condizione che se non stabilmente corretta potrebbe fare riprecipitare la regione in una condizione di disavanzo finanziario
Il risanamento passa, tuttavia, anche attraverso la strada della implementazione dei servizi carenti nel territorio. E su questo terreno la regione Lazio dovrà mettere un impegno non minore a quello riservato all'aspetto finanziario
La istituzione di una efficacia rete allergologica, di cui ci sono tutte le premesse, potrebbe essere il banco di prova di una vero cambiamento di prospettiva da parte dei vertici politici della regione

Fonte: Il sole 24 ore sanità
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