Covid: I vaccini offrono una protezione quasi totale da ricoveri e decessi

Covid: I vaccini offrono una protezione quasi totale da ricoveri e decessi

Una revisione di studi su otto vaccini anticovid conferma la loro efficacia quasi totale nel prevenire ricoveri e decessi, una volta completato il ciclo vaccinale.

I dati riguardanti i primi gruppi vaccinati lo avevano già anticipato, ma ora ne abbiamo la conferma: una revisione (non ancora verificata in peer review) di diversi studi riguardanti otto vaccini anticovid ha concluso che tutti sono efficaci quasi al 100% nel prevenire le forme gravi di covid, il ricovero o il decesso. «Sono stime importanti per capire che decisioni prendere a livello politico per quanto riguarda le vaccinazioni», affermano i ricercatori.

L'analisi - che ha riguardato i vaccini di Pfizer-BioNtech, Moderna, Johnson & Johnson, AstraZeneca, Sputnik V (sul quale, però, sono disponibili meno dati), Novavax, Sinovac e Sinopharm - ha inoltre evidenziato che il più efficace contro due delle varianti più preoccupanti del SARS-CoV-2 (la britannica B.1.1.7 e la sudafricana B.1.351) sarebbe il vaccino di Pfizer-BioNtech.


I dati riguardanti i primi gruppi vaccinati lo avevano già anticipato, ma ora ne abbiamo la conferma: una revisione (non ancora verificata in peer review) di diversi studi riguardanti otto vaccini anticovid ha concluso che tutti sono efficaci quasi al 100% nel prevenire le forme gravi di covid, il ricovero o il decesso. «Sono stime importanti per capire che decisioni prendere a livello politico per quanto riguarda le vaccinazioni», affermano i ricercatori.

L'analisi - che ha riguardato i vaccini di Pfizer-BioNtech, Moderna, Johnson & Johnson, AstraZeneca, Sputnik V (sul quale, però, sono disponibili meno dati), Novavax, Sinovac e Sinopharm - ha inoltre evidenziato che il più efficace contro due delle varianti più preoccupanti del SARS-CoV-2 (la britannica B.1.1.7 e la sudafricana B.1.351) sarebbe il vaccino di Pfizer-BioNtech.


EFFICACI. L'efficacia media dei vaccini contro il contagio, una volta assunte entrambe le dosi, sarebbe pari all'85%. La protezione contro la contagiosità sarebbe invece, in media, del 54%: in altre parole, l'immunizzazione ridurrebbe la possibilità di trasmettere il coronavirus SARS-CoV-2 agli altri di circa la metà. È importante sottolineare come, in questo ultimo caso, i dati varino di molto da un vaccino all'altro: il migliore a prevenire il contagio è risultato essere il vaccino di Pfizer-BioNtech, con un 94% di efficacia, mentre il peggiore sarebbe quello di AstraZeneca, con un 50% di efficacia.

«Alcune di queste stime si basano su analisi statistiche rigorose, mentre altre sono estratte da studi osservazionali riportati in pubblicazioni, report e comunicati stampa», sottolineano i ricercatori, che spiegano che per questo motivo non hanno condotto una meta-analisi formale.

31 maggio 2021 fonte Focus


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