malattie degli occhi casi clinici reali :Emovitreo massivo riassorbito in tre mesi

Malattie degli Occhi Casi Clinici Reali : Emovitreo massivo riassorbito in tre mesi

Emovitreo massivo riassorbito in tre mesi Prima osservazione. Visus motu mano; non si osservano rotture retiniche periferiche, anche se l'emovitreo totale non lascia varchi utili, liberi all'osservazione oftalmoscopica indiretta e, ancor di più, con lente a contatto corneale. Soggetto maschio di 74 anni senza malattie sistemiche in atto. L'evento è stato, dal racconto del paziente del tutto allarmato, repentino e brutale, con scomparsa importante e subitanea del visus.

Emovitreo massivo riassorbito in tre mesi Seconda osservazione. Si evidenziano delle arterie argentee non causa dell'emovitreo. Si osserva nei settori supero temporale una zona pigmentata; non si evidenzia in modo netto una rottura che si reperta, invece, nell'ultimo controllo.
Emovitreo massivo riassorbito in tre mesi Terza osservazione. Il riassorbimento dell'emovitreo migliora ulteriormente con visus di 2/10.
Emovitreo massivo riassorbito in tre mesi Quarta osservazione con riassorbimento dell'emovitreo e addensamento vitreale commisto con materiale di trasformazione ematica inferiore. Si osserva bene la rottura retinica con opercolo che verrà trattata con argon laser. Se questa rottura sia stata la sola causa dell'emovitreo massivo desta alcune incertezze e dubbi. La rottura non mostra, infatti, lembi fluttuati nel vitreo, presenta i bordi adesi alla retina circostante, senza vasi beanti o interrotti nell'area della rottura, l'opercolo non mostra continuità  con la retina, e appare completamente distaccato. Il visus è ritornato ai livelli riscontrati prima dell'evento vitreale. La terapia, oltre i controlli vascolari prescritti, sempre necessari, viene effettuata con indometacina 0,50% collirio monodose x 4 volte al giorno fino all'ultimo controllo; il collirio preferisco continuarlo a scalare per lungo tempo.
Emovitreo massivo riassorbito in tre mesi Ho eseguito laser argon 180 spot circonferenziali per ogni evenienza. Essendo i margini del foro pianeggianti, adeso al tessuto corioretinico sottostente, senza evidenti trazioni in atto, assenza di vasi interrotti, lembi beanti, il foro in parte da tempo pigmentato, il trattamento viene comunque eseguito per l'estrema importanza dell'evento emorragico vitreale. La sua posizione nel settore supero temporale, maggiormente foriero di rotture con distacco, costituisce un motivo in più a favore del trattamento.
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