osservazioni medico oculistiche - Miodesopsie e ispezione della retina

Osservazioni e Riflessioni Cliniche - Miodesopsie e ispezione della retina

2015-11-25 00:00:00 - Miodesopsie e ispezione della retina

   I corpi mobili vitreali sono evenienza frequente nella quotidiana routine clinica di un ambulatorio oculistico. Costituiscono spesso la causa prima per cui si richiede un nostro intervento, tanto più frequente quanto più si avvicina l'età in cui il distacco del vitreo avviene quasi fisiologicamente. In quest'occasione, più che in altre, consiglio di aggiungere alla normale ispezione della cavità vitreale, della retina al polo posteriore e periferica, l'uso della lente a tre specchi a contatto per ulteriormente accertare l'integrità retinica periferica. Troppe volte si trovano piccole lesioni retiniche che è bene individuare e valutare nella loro forza fisiopatologica. I trattamenti laser periferici, è ampiamente opinione condivisa, sono grandemente diminuiti nella pratica laseristica. Si tratta solo in presenza di una interruzione del tessuto retinico, specialmente in presenza di anamnesi positiva per distacco di retina, per trazioni vitreo-retiniche su degenerazioni, o se, per esperienza, si ritiene che le lesioni possano evolvere in rotture. Questo anche perché si è visto che trattamenti periferici spesso sono dannosi nel lungo tempo, favorendo l'insorgenza di trazioni maculari e ispessimenti della Membrana Limitante Interna. Un'ispezione meticolosa della periferia retinica con lente a contatto a tre specchi e del polo posteriore è, a mio parere, pratica necessaria, descrivendo in cartella l'esame effettuato e spiegando al paziente l'esame svolto, eventualmente associandolo ad un esame fotografico delle lesioni trovate, quando è possibile. La pratica dell'indentazione sclerale, negli anni Ottanta molto popolare, oggi è poco praticata anche se ancora valida. Al limite, nell'ottica della prevenzione, e se esistono anche minime perplessità nel test di Amsler, giallo su blu e rosso su nero, bisogna effettuare un SD-OCT già in prima battuta. Sarebbe auspicabile, d'altra parte, eseguire tutto il pacchetto semeiologico strumentale non invasivo incluso nella visita oculistica dopo i 50/60 anni. Naturalmente quest'estesa prevenzione necessita di tempi e costi per ora non proponibili a tutto campo, ma la tendenza va verso queste prospettive di diagnosi preventiva estesa è ormai tracciata e, presto sarà, a mio parere, più diffusamente praticata, specie se concordata con aspetti assicurativi. firma


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