osservazioni medico oculistiche - Società scientifiche ed associazionismo

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03/03/2024 - Società scientifiche ed associazionismo


Con il fiorire dell'Umanesimo, in Italia prima che in altri paesi d'Europa nascono le Accademie, associazioni per promuovere incontri, riunioni, conversazioni e dibattiti tra eruditi e studiosi. Prosperano quasi sempre all'ombra delle Signorie, con il benestare del potere costituito, e si espandono velocemente accettate come cenacoli del sapere e della ricerca.

L'Accademia di Atene si ritiene unanimemente come la prima e più antica Istituzione e Accademia scientifica. Il nome deriva da Academo, cittadino ateniese che lasciò un vasto terreno al popolo della sua città. Ben presto si stabilì su quel terreno prima un Gymnasium; successivamente i discepoli di Platone lo scelsero come luogo per le loro riunioni denominandolo “Accademia”, a ricordo ed onore del mecenate. Le Accademie avevano come soci poeti, letterati, ecclesiastici e aristocratici che si riunivano per leggere le opere scritte prevalentemente da loro stessi. In Italia, tra il Cinquecento e i primi del Seicento, si contavano ben ventidue Accademie.

La Rivoluzione scientifica che tra il Seicento e il Settecento vede le Università ancora con un ruolo marginale; almeno fino alla metà dell'Ottocento non furono al centro della ricerca scientifica. Le Accademie non sostituirono tuttavia mai le Università: non si ponevano come scopo la trasmissione del sapere. Per anni sono rimaste luoghi dove scambiare informazioni, discutere ipotesi, analizzare e realizzare esperimenti quasi sempre presentati da soci interni o da studiosi esterni cooptati.

L'Accademia dei Lincei fu tra le più celebri Accademie del tempo. Fondata nel 1603 dal Principe Federico Cesi, patrizio umbro-romano, appassionato studioso di scienze naturali, soprattutto di botanica, aveva come obbiettivo promuovere e coltivare studi naturalistici; tra i suoi più celebri soci ci fu Galileo Galilei. Per l'eccezionale acutezza del suo sguardo, la lince fu scelta come emblema simbolico.

Nel 1657 il Cardinale Leopoldo dei Medici, fratello del Granduca Ferdinando II, fondò a Firenze l'Accademia detta del Cimento che privilegiava lo sviluppo delle scienze fisiche. Il motto dell'Accademia era “Provando e riprovando” a sottolineare il carattere eminentemente sperimentale che dovevano avere le ricerche. Per conto di questa Accademia si pubblicò in lingua italiana una collezione di esperimenti sulla pressione dell'aria, sulla comprimibilità dell'acqua, sul suono, sul calore e sulla luce.
A Bologna, per iniziativa di Eustachio Manfredi, appena sedicenne, nacque nel 1691 l'Accademia degli Inquieti; gli accademici scelsero per motto “Mens Agitat”. Nel 1714 fu accorpata all'Università di Bologna e divenne Accademia Clementina. E' il primo connubio tra Accademia e Università.

Molte altre furono le Accademie fondate in Italia. Non ultima per importanza, nella città fiorentina, venne costituita nel 1753 l'Accademia dei Georgofili. Si proponeva di contribuire al progresso delle scienze e delle loro applicazioni nell'agricoltura, alla tutela dell'ambiente e del mondo rurale. Per iniziativa di Ubaldo Montelatici, Canonico Lateranense, venne elevata, prima al mondo, ad Istituzione pubblica dal Governo Granducale Lorenese, affidandole importanti incarichi. Con l'Unità d'Italia, l'Accademia dei Georgofili divenne formalmente nazionale; nel 1932 fu eretta a “Ente morale”.

Tralasciando la descrizione di tutte le altre Accademie italiane e passando a dare uno sguardo rapido all'Europa, una menzione particolare merita l'Accademia tedesca di Ricerca sulle Scienze naturali Leopoldina ad Halle.  Il 14 luglio 2008 è diventata ufficialmente Accademia Nazionale delle Scienze in Germania. Fondata nel 1652, è la più antica accademia scientifica in Europa. Tra i suoi 1250 membri tedeschi ed esteri sono annoverati numerosi premi Nobel. Inoltre la Leopoldina è oggi la più grande Accademia in Germania.

La Royal Society, prestigiosa accademia scientifica inglese, fu fondata nel 1660 da eminenti personaggi del mondo delle scienze e della cultura. Istituzione del sapere umano nella storia inglese, ancora oggi svolge il ruolo di massima Accademia delle scienze del Regno Unito e del Commonwealth. Conserva fin dalla sua nascita un carattere istituzionale indipendente e non pubblico. Boyle, Newton e Darwin ne sono stati, nel tempo, suoi membri di spicco. Nel 1663 assunse ufficialmente il nome di “Royal Society”. Il suo motto “Nullius in Verba”, preso a prestito dal “Nullius addictus iurare in verba magistri”, “Non obbligato a giurare sulle parole di alcun maestro” delle Epistole di Orazio, vuole con forza sottolineare lo spirito di libertà che ispirò sempre questa Accademia.

L'Accademia delle Scienze francese o Académie des Sciences è una delle Società scientifiche tra le più famose al mondo. La sua nascita risale al 1663. Ha dato impulsi molto importanti alla conoscenza scientifica tra il XVII e il XIX Secolo nel campo della Fisica, Matematica e Astronomia, Geografia, Geodesia e Biologia, nelle Scienze dell'Atmosfera e nella Climatologia. Esempi sono la definizione del metro, del tempo e la misurazione della terra per citare solo alcuni dei più importanti argomenti.
La New Jersey Medical Society, prima associazione medica statunitense nata nel 1766, aveva come temi principali le norme per la pratica clinica, gli standard educazionali, le regole tariffarie, oltre il rispetto di un codice etico che ben presto promulgò tra i suoi soci. Tali obiettivi in Italia sono tutelati normalmente dagli Ordini. Con essa le Società diventano professionali e assumono nuovi ruoli, creando rapporti tra il mondo della scienza e le istituzioni.

Attualità
Negli ultimi tre decenni si è assistito a un processo, tuttora in corso, di espansione delle Università verso ambiti culturali non sempre prioritari per questo tipo di istituzione. Le Università da tempo non sono solo istituti culturali, centri dedicati alla formazione e alla ricerca. Molte istituzioni universitarie promuovono convegni oltre che di carattere scientifico e divulgativo, anche di attualità, valorizzando collezioni museali, beni culturali, progetti editoriali, manifestazioni teatrali e cinematografiche. Collaborano con associazioni, fondazioni, consorzi, e hanno un partenariato attivo con enti locali, regioni e sponsor privati. Analoga forte espansione di attività ed operatività si osserva nel mondo delle istituzioni culturali come fondazioni, associazioni ed enti autonomi che rappresentano in Italia una galassia particolarmente fitta e variegata.

La creazione di una Società scientifica è un momento essenziale nell'affermazione di una disciplina e di una specialità, particolarmente nel mondo della medicina. I componenti di una stessa specialità medico-scientifica sono legati da aspirazioni, valori ed interessi comuni. La necessità di associarsi trova ragione, tra l'altro, nell'affermare la propria identità, nel rafforzare le proprie conoscenze, nel parlare con le Istituzioni con un'unica e più autorevole voce, nel farsi riconoscere dalle altre comunità scientifiche.

E' presente già nella coscienza del Rinascimento il ruolo sociale ed etico della Medicina. Francesco Bacone, filosofo, politico, giurista e saggista inglese vissuto alla corte inglese di Elisabetta I Tudor, strenuo difensore della rivoluzione scientifica, riferisce che i compiti della medicina sono essenzialmente tre: “il primo la preservazione della salute, il secondo la cura delle malattie, il terzo il prolungamento della vita”. Da questi nobili e antichi ammonimenti dovrebbero trarre sempre sussistenza e moniti tutte le Società in campo medico-chirurgico.

La Società Scientifica, una volta costituita e diventata  istituzionalmente visibile, stabile e durevole, deve rappresentare al meglio la disciplina di cui porta il nome, tutelando e valorizzando le sue tradizioni distintive. A tal fine regola i comportamenti dei suoi Soci, detta le linee guida da seguire, abilita e connota la professione promuovendo regolamenti di comportamento professionale ed etico, rilascia attestati di idoneità, promuove il dibattito e il confronto nelle discipline che la compongono.
Una Società scientifica professionale viene così a rappresentare per i tutti Soci sempre più una valida “Carta di identità”. Infatti rafforza la consapevolezza di appartenenza e, rispettando la tradizione, conferma le certezze provenienti dalla ricerca assecondandone la loro continua evoluzione. La nascita di una Società scientifica non garantisce né genera automaticamente nuove generazioni di scienziati. Esserne membro tuttavia stabilisce uno “Status” che diventa sempre più rispettato e riconosciuto al crescere, nel tempo, dell'autorevolezza della Società stessa. Le sue regole, precise e riconosciute dalle istituzioni e dalle altre comunità scientifiche, sono alla base della sua sussistenza, rappresentano il terreno favorevole e necessario per l'affermazione professionale di ogni singolo Socio. Le Società Scientifiche pertanto diventano paladine di scienza, terreno fertile di sviluppo professionale, palestra di formazione dei giovani ma anche giudici imparziali per attestare credibilità intellettuale.

L'articolo 18 della Costituzione Italiana esalta e promuove la libertà di associazione. Così recita: “I cittadini hanno diritto di associarsi liberamente, senza autorizzazione, per fini che non sono vietati ai singoli dalla legge penale”. Si collega all'articolo 32 che recita: “La Repubblica Italiana tutela la salute come diritto fondamentale dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato ad un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana”.

Ogni Associazione deve rifarsi a questi dettami, sottoscrivere nel proprio statuto questi principi universali e inalienabili. Nella evoluzione dell'associazionismo ciascuna Società, a sua volta, cerca riconoscimenti in panorami più ampi, in Associazioni nazionali e internazionali che hanno comuni intenti e promulgano condivisi interessi. Si passa dal ristretto ambito professionale specialistico ad una rappresentanza nazionale e sopra-nazionale. E' questa la finalità della FISM, Federazione Italiana delle Società Medico-Scientifiche, fondata a Milano il 6 Luglio 1984, che vide come massimo suo artefice il Ministro della Salute Gerolamo Sirchia. Inizialmente annoverava una trentina fra le più autorevoli Società Medico-Scientifiche; oggi raggruppa 192.000 professionisti, 192 Società, 44 specialità mediche e 11 discipline chirurgiche. Con circa 300 tra Società ed Associazioni in Italia in campo medico si sente sempre più la necessità di un loro coordinamento, di tessere rapporti di condivisione e di collaborazione. 

Per quanto riguarda il mondo dell'Oftalmologia questo sentore è stato percepito e recepito da tempo. Si sta portando avanti da parte di AIMO e SISO un percorso di unificazione per consolidare comuni intenti e condivise finalità, per avere maggior peso scientifico ed istituzionale, per parlare con una sola voce in campo nazionale e internazionale. 

Il tempo delle diatribe e dei personalismi sembra con questa decisione definitivamente svanito. Il fine universale prende il sopravvento sugli interessi personali, come sempre deve accadere in ogni associazione a vocazione nazionale, necessariamente e obbligatoriamente. 
Il futuro vedrà l'Oftalmologia Italiana, se unita, inevitabilmente vincente, tanto più autorevole quanto più rispettosa delle regole liberamente da tutti sottoscritte e condivise.

Il percorso è appena iniziato: auguri alla nuova Oftalmologia Italiana.   
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