Il Nobel per la Medicina 2023 a Katalin Karikó e Drew Weissman «per i vaccini mRNA contro il Covid»

Il Nobel per la Medicina 2023 a Katalin Karikó e Drew Weissman «per i vaccini mRNA contro il Covid»

Premio Nobel Medicina 2022: i genomi degli ominidi estinti

L’anno scorso è stato il biologo svedese Svante Pääbo, 67 anni, ad aggiudicarsi il Nobel per la Medicina per «le sue scoperte riguardanti i genomi degli ominidi estinti e l’evoluzione umana» 2022. L’annuncio è stato dato lunedì 3 ottobre al Karolinska Institute di Stoccolma, in Svezia. La vittoria è legata, è stato spiegato alla cerimonia di premiazione,. «Rivelando le differenze genetiche che distinguono tutti gli esseri umani viventi dagli ominidi, le sue scoperte hanno fornito la base per esplorare ciò che rende noi così unici», ha sottolineato la giuria. Verrebbe da dire che il Nobel è una questione di famiglia in questo caso: anche il padre di Svante Pääbo, Sune Bergström, ha vinto il Nobel per la Medicina, esattamente 40 anni fa. Nel 1982 Bergström condivise il riconoscimento con Bengt Ingemar Samuelsson e Sir John Robert Vane, grazie ai suoi studi pionieristici sulle prostaglandine (molecole prodotte dall’organismo e coinvolte in numerose funzioni) e le sostanze biologicamente attive correlate.

Nobel Medicina 2021: i recettori per la temperatura e il tatto

Nel 2021 David Julius and Ardem Patapoutian hanno vinto il Premio Nobel per la Medicina per le loro scoperte sui recettori per la temperatura e il tatto. «Come vengono avviati gli impulsi nervosi in modo che la temperatura e la pressione possano essere percepite? Questa domanda è stata risolta dai premi Nobel di quest’anno», ha spiegato la giuria. Scoperta fondamentale contro il dolore David Julius lavora all’Università della California, San Francisco, e Ardem Patapoutian, allo Scripps Institute a La Jolla (Usa). Sono un americano di quasi 66 anni e un libanese di 54 scappato dalla guerra quando era ragazzo. La linea di ricerca premiata offre interessanti possibilità mediche, perché mette in luce come ridurre il dolore cronico e acuto associato a una serie di malattie, traumi e ai loro trattamenti. Diversi laboratori farmaceutici, infatti, stanno lavorando per identificare molecole che agiscono su questi recettori con l’obiettivo di trattare diverse forme di dolore cronico, ad esempio quelle associate a processi infiammatori come l’artrite.

Nobel Medicina 2020: virus dell’epatite C

Nel 202o il prestigioso riconoscimento era stato dato agli americani Harvey J. Alter e Charles M. Rice e allo scienziato britannico Michael Houghton per la scoperta del virus dell’epatite C. Per l’invenzione di AlphaFold, una tecnologia rivoluzionaria per prevedere la struttura tridimensionale delle proteine . Rice ha fornito le prove definitive che dimostrano che questo virus, da solo, può causare epatite. Il britannico Houghton si è laureato nel 1977 nel King’s College di Londra e in seguito ha lavorato per le aziende G. D. Searle & Company e Chiron. Dal 2010 insegnato nell’Università di Alberta. Houghton ha utilizzato una strategia inedita per isolare il genoma del nuovo virus, battezzato appunto virus dell’epatite C.

Il «Nobel Usa» agli inventori di AlphaFold

Il premio Albert Lasker Basic Medical Research Award 2023, di fatto il «Nobel statunitense» premia due scienziati per l’invenzione di AlphaFold, il sistema di intelligenza artificiale (AI) che ha risolto la sfida di lunga data di prevedere la struttura tridimensionale delle proteine della sequenza unidimensionale dei loro amminoacidi . Con idee brillanti, sforzi intensi e ingegneria suprema, Demis Hassabis e John Jumper (entrambi di Google DeepMind, Londra) hanno guidato il team AlphaFold e hanno portato la previsione della struttura a un livello di precisione e velocità senza precedenti. Questo metodo di trasformazione sta facendo rapidamente avanzare la nostra comprensione dei processi biologici fondamentali e facilitando la progettazione di farmaci.

torna alla pagina precedente
torna su