Una guida per ridurre il rischio di sviluppare un cancro (aggiornamento 8 settembre 2023)
I risultati di uno studio recente dimostrano che seguire le più aggiornate raccomandazioni del World Cancer Research Fund riduce il rischio di ammalarsi di cancro, in particolare per alcuni tra i tumori più frequenti
Sono 10 le raccomandazioni per la prevenzione del cancro sviluppate ormai da diversi anni dal World Cancer Research Fund (WCRF) con l’American Institute for Cancer Research (AICR). Una vera e propria guida a comportamenti e abitudini salutari che aiutino a diminuire il rischio di ammalarsi di cancro. Ora i risultati di un nuovo studio confermano che aderire a queste raccomandazioni, in particolare alla versione più recente, aggiornata nel 2018, è effettivamente associata a una riduzione del rischio di cancro, in particolare di alcuni tipi di tumore, quali il cancro al seno, al colon-retto e al polmone. In un articolo sulla rivista Cancer, i ricercatori che hanno condotto la ricerca hanno stimato che una percentuale tra il 30 e il 50 per cento di tutti i tumori sia collegata a fattori ambientali e a condizioni, comportamenti e abitudini, come l’inattività fisica, l’uso di tabacco, l’obesità, una dieta poco salutare e l’assunzione di alcol, e potrebbero quindi essere prevenuti. Gli autori hanno anche scritto che “stime recenti suggeriscono che oltre il 40 per cento dei decessi globali per cancro e degli anni di vita persi per disabilità per il 2019 possano essere attribuiti a questi fattori di rischio legati agli stili di vita”.
Vivi “bene” e abbassa il rischio
Nella ricerca, una revisione sistematica e metanalisi, gli scienziati hanno preso in esame i risultati di 18 studi, la maggior parte condotti in Europa, nei quali era stata analizzata l’associazione tra l’incidenza di cancro nella la popolazione e l’aderenza alle raccomandazioni del WCRF, utilizzando un particolare punteggio creato appositamente da ricercatori del National Cancer Institute americano (NCI), del WCRF e AICR. Con l’attribuzione del punteggio si valuta l’aderenza a 8 delle 10 raccomandazioni, di cui l’ottava, che si riferisce all’indicazione per le donne di allattare al seno, era opzionale. L’intervallo del punteggio per valutare l’aderenza alle raccomandazioni va da 0 a 7 (o da 0 a 8): un punteggio più alto rappresenta una maggiore aderenza (stile di vita più sano), mentre uno più basso mostra un’aderenza minore (stile di vita meno sano)” spiegano gli autori.
Solo in uno degli studi inclusi nella metanalisi era stato valutato il rischio di cancro totale. Gli altri erano focalizzati sul cancro alla mammella (7), al colon-retto (5), di origine sconosciuta (1), alla prostata (2), al polmone (2), al pancreas (1), all’endometrio (1) e sulla leucemia linfatica cronica (1). I ricercatori hanno quindi confrontato i partecipanti agli studi a cui era stato attribuito un punteggio più alto con quelli invece con un punteggio più basso. Hanno così osservato che il rischio per qualsiasi tumore era più basso del 27 per cento circa tra le persone con una maggiore aderenza alle raccomandazioni. Un’altra analisi ha mostrato che il rischio di cancro si riduceva del 10 per cento circa per ogni punto in più attribuito.
Secondo i risultati, chi aderiva di più alle raccomandazioni aveva in particolare un rischio sensibilmente più basso di sviluppare cancro al seno, al polmone e al colon-retto. “Questi sono rispettivamente il primo, il secondo e il terzo tra i tumori più comuni al mondo e tra le neoplasie in cui il rischio è maggiormente influenzato da fattori legati agli stili di vita”, si legge nell’articolo. In particolare, ogni punto in più nel punteggio di aderenza era associato a una riduzione del rischio di cancro al seno dell’11 per cento circa, di cancro del colon-retto del 12 per cento e di cancro al polmone dell’8 per cento. I risultati del confronto tra i partecipanti con il punteggio maggiore e quelli con il punteggio minore, per questi tipi di tumore, hanno mostrato un rischio più basso per tumore al seno del 26 per cento, per cancro del colon retto del 34 per cento e del polmone del 33 per cento. Non sono state invece osservate associazioni con il rischio di cancro alla prostata o quando sono stati combinati gli studi per altri tipi di tumore.
Gli autori sottolineano di fare attenzione nell’interpretazione delle stime riportate, a causa dell’eterogeneità presente tra gli studi. Inoltre si augurano che ulteriori ricerche analizzino il rapporto tra aderenza alle raccomandazioni del WCRF e tumori meno frequenti o legati agli stili di vita, tra cui il cancro allo stomaco o al fegato. “In aggiunta bisognerebbe studiare in che modo questi comportamenti influenzano la sopravvivenza in caso di tumore e la mortalità per tutte le cause” affermano.
Vivere in salute
Le 10 raccomandazioni per la prevenzione del cancro basate su abitudini e comportamenti salutari sono state stilate da WCRF e AICR nel 2007 in occasione della pubblicazione del secondo Expert Report sul cancro (il primo risale al 1997). Lo scopo era ridurre il rischio di sviluppare un cancro nel mondo a livello sia individuale sia di popolazione. Le raccomandazioni sono state poi aggiornate nel 2018, anno di uscita del terzo rapporto, dal titolo “Diet, Nutrition, Physical Activity and Cancer: a Global Perspective”. La nuova versione presenta qualche modifica. I maggiori cambiamenti riguardano l’eliminazione dell’indicazione per cui si dovrebbe limitare il consumo di sale, poiché le prove in letteratura non sono state ritenute conclusive, e l’aggiunta di una per cui bisognerebbe limitare il consumo di bevande zuccherate. “Le nostre raccomandazioni per la prevenzione del cancro riflettono le conclusioni di un gruppo indipendente di esperti. Possono essere considerate un ‘pacchetto’ di scelte di vita salutare che, nell’insieme, possono avere un enorme impatto sulla probabilità delle persone di sviluppare un cancro e altre malattie non trasmissibili nel corso della propria vita” si legge sul sito del WCRF.
Quali sono le raccomandazioni del WCRF? Vediamole qui di seguito:
1) Mantenere un peso salutare, vale a dire un indice di massa corporea (IMC) tra i 18,5 e 24,9 kg/m2, far sì che il peso corporeo resti più vicino all’estremità inferiore di tale intervallo, soprattutto durante l’infanzia e l’adolescenza, ed evitare di prendere peso da adulti.
2) Praticare esercizio fisico, con l’obiettivo di mantenersi moderatamente attivi (per esempio andando a camminare o in bicicletta, oppure attraverso il ballo, il giardinaggio e le faccende domestiche), seguendo le indicazioni delle linee guida delle organizzazioni internazionali (per esempio OMS) sul tema, e limitare le abitudini sedentarie.
3) Seguire un’alimentazione ricca di cereali integrali, verdure, frutta e legumi. In particolare si dovrebbe aspirare a: consumare alimenti che forniscano almeno 30 grammi di fibra alimentare al giorno; includere nella maggior parte dei pasti cereali integrali, verdure non amidacee, frutta e legumi; consumare almeno cinque porzioni (circa 400 grammi) di verdura e frutta ogni giorno; nel caso di una dieta a base di radici e tuberi amidacei, bisognerebbe fare un consumo regolare di verdure non amidacee, frutta e se possibile legumi.
4) Limitare i cibi da fast food, così come i cibi processati ricchi di grassi, zuccheri e amidi, tra cui i dolci.
5) Limitare il consumo di carni rosse e processate, senza superare tre porzioni a settimana (350-500 grammi di peso cotto) in caso di carne rossa e mangiando pochissimo o, meglio ancora, evitando del tutto le carni processate, come i salumi.
6) Limitare il consumo di bevande zuccherate (tra cui i succhi di frutta), con l’obiettivo di non consumarle affatto.
7) Limitare il consumo di alcol, tenendo presente che per la prevenzione del cancro l’ideale è non bere del tutto alcolici.
8) Non fare uso di integratori alimentari per la prevenzione del cancro, ma cercare di soddisfare i bisogni nutrizionali attraverso la dieta.
9) Alle madri si raccomanda l’allattamento al seno, se si ha la possibilità, in quanto porta benefici sia alla donna che al bambino.
10) Alle persone che hanno avuto un tumore si indica di seguire, se possibile, le stesse raccomandazioni che valgono per la popolazione generale. Per gli esperti, i sopravvissuti a un cancro dovrebbero ricevere assistenza nutrizionale e consigli sull’attività fisica da professionisti qualificati. I pazienti vengono invitati dopo la fase acuta del trattamento a seguire le raccomandazioni elencate sopra su dieta, peso corporeo e attività fisica.
Altri consigli molto importanti per ridurre il rischio di cancro, sebbene non facciano parte delle raccomandazioni, includono: limitare l’esposizione al sole, non fumare, evitare il fumo passivo e le infezioni che possono causare lo sviluppo di tumori, come quelle da Helicobacter pylori, da papillomavirus e le epatiti B e C.
Fonte AIRC