Cos'è e cosa provoca un ictus cerebrale, la causa della morte di Papa Francesco
Quali sono i sintomi tipici di quella che viene definita un'emergenza medica
Un ictus cerebrale, anche chiamato stroke o accidente cerebrovascolare (ACV), è un’improvvisa interruzione dell’afflusso di sangue a una parte del cervello. Questo può accadere per due motivi principali:
Ictus ischemico (il più comune): è causato da un blocco in un'arteria cerebrale, spesso dovuto a un coagulo di sangue o a un restringimento dei vasi per l’aterosclerosi.
Ictus emorragico: è causato dalla rottura di un vaso sanguigno nel cervello, che provoca una emorragia cerebrale.
In entrambi i casi, il cervello non riceve abbastanza ossigeno e nutrienti, e le cellule cerebrali iniziano a morire nel giro di pochi minuti.
Sintomi tipici
- Debolezza o paralisi improvvisa a viso, braccio o gamba (soprattutto su un lato del corpo)
- Difficoltà a parlare o comprendere il linguaggio
- Perdita della vista o visione offuscata
- Mal di testa improvviso e molto forte (soprattutto in caso di ictus emorragico)
- Problemi di equilibrio o coordinazione
Un’emergenza medica
Ogni minuto conta: è essenziale chiamare immediatamente i soccorsi (es. 112 in Italia), perché un trattamento rapido può ridurre i danni cerebrali.
Fattori di rischio per l’ictus
Alcuni fattori aumentano la probabilità di avere un ictus. Alcuni si possono controllare, altri no:
Modificabili:
- Ipertensione arteriosa (pressione alta): è il principale fattore di rischio.
- Fumo di sigaretta
- Diabete
- Colesterolo alto
- Obesità e sedentarietà
- Alcol in eccesso
- Fibrillazione atriale (una forma di aritmia cardiaca)
- Alimentazione poco sana (es. troppi grassi saturi e sale)
Non modificabili:
- Età avanzata (rischio maggiore sopra i 55 anni)
- Sesso (gli uomini sono leggermente più a rischio, ma le donne spesso hanno ictus più gravi)
- Familiarità (parenti con ictus o malattie cardiovascolari)
Cosa succede dopo un ictus
Le conseguenze dipendono dalla gravità e dalla zona del cervello colpita. Possono includere:
- Paralisi o debolezza a una parte del corpo
- Difficoltà nel parlare, leggere o scrivere
- Problemi cognitivi o di memoria
- Difficoltà nel camminare o mantenere l’equilibrio
- Disturbi dell’umore, come depressione o ansia
Riabilitazione
Molti pazienti iniziano un percorso di riabilitazione (fisioterapia, logopedia, terapia occupazionale) per recuperare quante più funzioni possibile. Più è precoce e intensa la riabilitazione, maggiori sono le possibilità di recupero.
fonte https://tg.la7.it/