Dopo i 60 anni camminare non basta: l'allenamento completo deve rinforzare i muscoli

Dopo i 60 anni camminare non basta: l'allenamento completo deve rinforzare i muscoli

In breve: perché camminare non basta dopo i 60 anni

    Benefici del camminare con costanza
Camminare resta un'attività semplice, sicura ed economica che apporta benefici notevoli alla salute cardiovascolare, articolare e mentale, ma deve essere praticata con postura corretta e ritmo sostenuto.
  • Migliora la flessibilità
  • riduce il rischio di diabete
  • rafforza le ossa
  • allevia stress,
  • modera i dolori articolari
  • aiuta nei problemi digestivi.
  • E' una base solida per chi vuole adottare abitudini più sane.

Limiti della sola camminata
Con l'età i muscoli e le ossa perdono forza e resistenza.
Senza un allenamento mirato di potenziamento il corpo non riesce a contrastare osteoporosi, sarcopenia e perdita di autonomia.

Il ruolo dell'allenamento di forza
Gli studi scientifici dimostrano che, anche negli over 60, esercizi con i pesi e il power training migliorano
  • la connessione tra muscoli e nervi,
  • coordinazione
  • equilibrio
  • performance fisica generale.
Verso un allenamento completo
Integrare la camminata con esercizi di forza e movimenti "esplosivi" controllati permette di costruire un programma equilibrato, capace di sostenere benessere, indipendenza e qualità di vita a lungo termine. 

1) Camminare: una base fondamentale per il benessere dopo i 60 anni: i benefici
Camminare è l'attività fisica più accessibile e amata, soprattutto in età avanzata. 
Non richiede attrezzature, può essere svolta in qualsiasi luogo e si adatta facilmente al livello di forma fisica.

Dopo i 60 anni rappresenta un ottimo punto di partenza per introdurre movimento nella vita quotidiana, soprattutto per chi è stato sedentario. Ma perché sia davvero efficace, non basta "fare due passi".

Il cammino va praticato con un ritmo sostenuto, mantenendo la postura corretta: spalle rilassate, testa alta, sguardo avanti e braccia che oscillano naturalmente. In questo modo il movimento diventa armonico, riduce tensioni muscolari e stimola il sistema cardiovascolare.

Camminare ogni giorno per almeno 30 minuti è in grado di produrre effetti tangibili:
  • Migliora la flessibilità delle gambe e la resistenza muscolare.
  • Aiuta a controllare il peso e riduce il rischio di diabete di tipo 2.
  • Sostiene la salute delle ossa, limitando l'osteoporosi.
  • Riduce dolori articolari e muscolari, specie in chi soffre di artrosi.
  • Favorisce il benessere psicologico, abbassando stress e tensioni.
  • Aiuta il transito intestinale e il sonno, migliorando la qualità della vita.
Si tratta dunque di una pratica indispensabile, ma non sufficiente a contrastare i cambiamenti fisiologici tipici dell'invecchiamento.

3) Perché camminare non basta: i limiti dopo i 60 anni
Con l'avanzare dell'età, il corpo va incontro a processi inevitabili:
  • perdita di massa muscolare (sarcopenia)
  • fragilità ossea
  • peggioramento della coordinazione motoria.
La sola camminata non è in grado di compensare queste trasformazioni.

Dopo i 60 anni, soprattutto nelle donne in post-menopausa, il rischio di osteoporosi aumenta. 
Inoltre, senza uno stimolo diretto sui muscoli, la progressiva riduzione della forza compromette autonomia, equilibrio e capacità di reagire a cadute.
Per questo, gli esperti sottolineano che la camminata deve essere integrata con altre forme di allenamento più specifiche, in grado di stimolare i muscoli e le connessioni nervose.

4) L’importanza dell’allenamento di forza e potenza
Uno studio dell'Università di Copenaghen, pubblicato sull'American Journal of Physiology, ha evidenziato un risultato cruciale: l'allenamento con i pesi rafforza le connessioni tra i nervi e i muscoli, proteggendo i motoneuroni spinali. 
Questo meccanismo è fondamentale per il mantenimento della forza e della coordinazione negli anziani.

Non solo: una meta-analisi su 15 studi clinici con 583 partecipanti ha dimostrato che il power training, ossia l'allenamento basato su movimenti esplosivi e veloci, è ancora più efficace della semplice forza statica. 
Rispetto al tradizionale sollevamento pesi, questo metodo migliora la potenza muscolare, la velocità nei movimenti quotidiani e la performance nei test di attività fisica.

Ciò significa che, dopo i 60 anni, sollevare piccoli carichi in modo controllato e sicuro, eseguire squat, affondi, esercizi a corpo libero o con elastici, e introdurre movimenti rapidi (come salire uno step o alzarsi dalla sedia con energia) diventa determinante per preservare la qualità di vita.

Come costruire un allenamento completo
Un programma equilibrato per chi ha superato i 60 anni dovrebbe combinare tre pilastri fondamentali:
  • Camminata quotidiana a passo sostenuto, almeno 30 minuti al giorno.
  • Esercizi di forza con pesi leggeri, elastici o macchine da palestra, 2-3 volte a settimana.
  • Power training controllato, con movimenti più rapidi e decisi, sempre supervisionati da un istruttore nelle prime fasi.
A questo si possono aggiungere attività che stimolano equilibrio e flessibilità, come yoga o pilates, utili a prevenire cadute e rigidità articolari. L'obiettivo non è solo prolungare la vita, ma renderla attiva, autonoma e soddisfacente.

Conclusioni
Camminare è una pratica preziosa e irrinunciabile dopo i 60 anni, capace di apportare benefici significativi alla salute fisica e mentale. 
Tuttavia, per contrastare la perdita muscolare e ossea tipica dell'età, occorre integrare l'attività aerobica con un allenamento di forza e potenza. Le ricerche scientifiche dimostrano che questa combinazione è la più efficace per proteggere i muscoli, migliorare la coordinazione e mantenere autonomia e vitalità nel lungo periodo.

Bibliografia:
Effectiveness of power training compared to strength training in older adults: a systematic review and meta-analysis - Mohamed El Hadouchi, Henri Kiers, Ralph de Vries, Cindy Veenhof, Jaap van Dieën - Review Eur Rev Aging Phys Act . 2022 Aug 11;19(1):18. doi: 10.1186/s11556-022-00297-x.

fonte  Mypersonaltrainer 
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