Colesterolo: ora c'è anche quello "supercattivo". Ecco i nuovi parametri e come si cura

Colesterolo: ora c'è anche quello "supercattivo". Ecco i nuovi parametri e come si cura

L'European Society of Cardiology (ESC) e l'European Atherosclerosis Society (EAS) hanno confermato quanto questa proteina possa essere pericolosa e difficile da curare

Colesterolo cattivo e buono, LDL e HDL: ormai la divisione è chiara, così come lo sono le molteplici le strategie per cercare di abbassare l'LDL – che può essere particolarmente nocivo per la salute – e alzare l'HDL, che invece è benefico. 

Anche per questo, guardare al colesterolo totale come parametro unico è considerato già da tempo un metodo non più utile a diagnosticare un reale pericolo cardiovascolare: ciò è stato confermato anche dalle nuove linee guida della European Society of Cardiology (ESC) e della European Atherosclerosis Society (EAS), che hanno invece identificato come nuovo parametro da considerare la lipoproteina(a) - Lp(a) il cosiddetto “colesterolo supercattivo”.

Il colesterolo supercattivo corrisponde alla lipoproteina(a), una particella lipidica dalle caratteristiche simili al colesterolo cattivo LDL, ma ancora più pericolosa: essa infatti rende le molecole più aterogene (quindi più facilmente in grado di formare placche aterosclerotiche) e rende il sangue più “appiccicoso”, aumentando il rischio di trombi, aterosclerosi e ictus. 

C’è però una differenza sostanziale tra Lp(a) e colesterolo LDL e HDL: se questi due possono infatti dipendere soprattutto da alimentazione e stile di vita, la lipoproteina(a) è invece determinata dal gene LPA, quindi è genetica, e per questo andrebbe controllata almeno una volta nella vita per capire i fattori di rischio ereditario.

I valori del colesterolo supercattivo Lp(a) sono a rischio se superano i 50mg/dL. Proprio perché è genetico non esiste ancora un modo per abbassarlo, se i valori sono superiori alla norma è necessario tenere ancora più basso il colesterolo LDL attraverso lo stile di vita, l’alimentazione e se necessario i farmaci, e applicare anche ulteriori strategie di prevenzione cardiovascolare come la gestione della pressione, del diabete, la riduzione del fumo e della sedentarietà. 

Inoltre, sono in fase avanzata di studio alcuni farmaci che potrebbero ridurre i livelli di Lp(a) fino al 98%, ma la ricerca non è ancora terminata e di conseguenza non sono ancora disponibili per l’uso clinico: per questo motivo, lo stile di vita e l’azione sul colesterolo cattivo LDL sono fondamentali per ridurre anche i rischi per la salute del colesterolo supercattivo Lp(a).

fonte  https://www.gazzetta.it/salute
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