LE 5 SEMPLICI REGOLE CHE RALLENTANO L’INVECCHIAMENTO (ANCHE DOPO I 50 ANNI)
In un recente video la biohacker ed esperta di longevità Kayla Barnes-Lentz e la nutrizionista Dr. Federica Amati hanno condiviso le “5 abitudini fondamentali” che rappresentano un punto di partenza pratico per chiunque voglia rallentare il processo di invecchiamento in modo accessibile e basato su evidenze, anche dopo i 50 anni.
Sono semplici da applicare, non richiedono tecnologie o integratori costosi, ma possono fare una differenza reale sul piano metabolico, infiammatorio e ormonale.
LE 5 REGOLE
- Orari del sonno coerenti (Sleep Consistency)
- Evitare di mangiare a tarda sera (Time-Restricted Eating)
Il momento in cui mangiamo è importante quanto cosa mangiamo (a mio avviso non proprio… NdR). Cenare tardi compromette i processi di riparazione notturna perché il corpo è ancora impegnato nella digestione. Anticipare la cena e mantenere una finestra di digiuno notturno di almeno 12 ore favorisce l’autofagia, un meccanismo con cui le cellule eliminano componenti danneggiati o inutili, rallentando così l’invecchiamento.
- Igiene orale focalizzata sul microbioma
Un tema spesso sottovalutato: la salute della bocca. Oltre a lavarsi i denti, è importante usare il filo interdentale, pulire la lingua e fare controlli regolari. Un microbioma orale sbilanciato può causare infiammazione cronica silente, contribuendo allo sviluppo di patologie cardiovascolari e neurodegenerative. La bocca è il primo punto di contatto tra esterno e interno, e merita più attenzione.
Supportare il microbioma intestinale
La dieta deve nutrire i batteri buoni dell’intestino, che modulano l’infiammazione, il metabolismo e persino l’umore. Oltre ai probiotici naturali (come yogurt e kefir), sono essenziali i prebiotici: fibre vegetali non digeribili che alimentano i batteri benefici.
- Aumentare la diversità vegetale (Plant Diversity)
Non bisogna pensare solo in termini di calorie o macronutrienti. Una dieta ricca e varia di piante (frutta, verdura, spezie, legumi, semi, noci) migliora la diversità del microbioma intestinale. L’obiettivo? Consumare almeno 30 piante diverse a settimana. È una strategia concreta e misurabile per rinforzare il sistema immunitario e contrastare l’invecchiamento cellulare
- E L’ATTIVITÀ FISICA? Nel video si parla anche di attività fisica, nonostante non sia stata inserita nelele precedenti 5 abitudini fondamentali. Questa (discutibile) scelta deriva probabilmente dal fatto che l’approccio del video sia focalizzato su ciò che si trascura più spesso (tutti sanno già che devono fare sport, ma pochi sanno che lavarsi i denti o dormire sempre alla stessa ora allunga la vita).
L’attività fisica, quindi, deve essere considerata un prerequisito essenziale, anche se nel video viene trattata come un pilastro a parte.
fonte https://healthy.thewom.it/