Perché in inverno conviene cenare entro le 19. La nutrizionista: «Con il buio, la produzione di melatonina inizia prima. Mangiare tardi incoraggia il corpo a digerire quando dovrebbe iniziare a rallentare»
Cambio stagione, cambio timing del pasto serale. Che, se consumato presto, apporta benefici a corpo e mente, aiutando metabolismo, umore e sonno. Parola alla nutrizionista, con tutti i consigli del caso
Quando le giornate si accorciano, le temperature si abbassano e le luci del tramonto si accendono già alle 17, il corpo manda segnali chiari: è ora di rallentare.
Eppure, spesso ignoriamo questi messaggi, cenando tardi davanti a schermi accesi ed esagerando con le porzioni e i condimenti. Da sapere: in inverno, piccoli aggiustamenti nella routine del pasto serale possono fare una grande differenza sul sonno, sulla digestione e persino sull’umore (che, diciamolo pure, tra buio e freddo non è sempre al top).
All'atto pratico, anticipare la cena di un paio d'ore può sembrare un dettaglio insignificante, eppure è uno dei gesti più efficaci per rispettare il ritmo naturale del tuo organismo in inverno.
Con il giusto timing, il corpo riesce a metabolizzare meglio i nutrienti, produrre melatonina al momento giusto e a regalarti notti più riposanti e, di conseguenza, giornate più serene. Ne parliamo con l'esperta.
Perché anticipare l'orario della cena fa (così) bene
«Il nostro organismo segue un orologio interno molto preciso, chiamato ritmo circadiano», spiega la biologa nutrizionista Valentina Palazzo di studio medico LabQuarantadue Milano. «In inverno, con il buio che cala già a metà pomeriggio, la produzione di melatonina inizia prima rispetto che in primavera ed estate. Se ceniamo tardi, mandiamo segnali contrastanti al corpo: lo incoraggiamo a digerire quando invece dovrebbe iniziare a rallentare».
Ecco perché «anticipare la cena di un’ora o due, idealmente consumandola entro le 19, significa rispettare la naturale sequenza di digestione e sonno», ricorda Palazzo.
La quale invita a rendere la cena il pasto più leggero della giornata. «Privilegiate proteine magre, verdure cotte e carboidrati complessi in piccole quantità.
Evitate alcol e dolci dopo le 19: il corpo non ha più bisogno di energia immediata e una digestione lenta va a detrimento del riposo».
Cena sul presto in inverno: benefici concreti per sonno e metabolismo
«Una early supper, o cena anticipata, aiuta anche la glicemia e il metabolismo», continua la nutrizionista.
«La scienza dimostra che cenare tra le 18 e le 19 riduce i picchi di zucchero nel sangue e supporta la regolazione ormonale.
Inoltre, andare a letto con lo stomaco leggero migliora la qualità del sonno e previene reflusso gastrico e gonfiore». Se l'idea di passare a un pasto serale alle 19 ti sembra impossibile, procedi con gradualità. «Ogni 2-3 giorni anticipa l'orario di cena di 10-15 minuti fino a raggiungere il timing consigliato.
Questo processo step by step aiuta corpo e digestione ad adattarsi senza stress al nuovo ritmo, spece se di norma sei abituato a cenare dopo le 20.30/21.
E per evitare grandi abbuffate a cena, ricorda di fare una merenda bilanciata a metà pomeriggio.
Bene uno yogurt proteico, una manciata di frutta secca o una mela con burro di arachidi: questo tipo di snack previene l'appetito fuori controllo all'ora di cena.
I risvolti positivi, sia lato bilancia, che lato sonno e umore, non tarderanno a farsi notare. E allora la cena anticipata d'inverno apparirà come un rituale di benessere irrinunciabile», sottolinea l'esperta. Non resta che provare.
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