Diretta, al via due tavoli di lavoro Uno si occuperà di Pht e l'altro di distribuzione

Diretta, al via due tavoli di lavoro Uno si occuperà di Pht e l'altro di distribuzione

Si sposta su Pht e modelli distributivi locali la lente del gruppo di lavoro sui costi della diretta varato a gennaio dal Tavolo del Mise sulla governance del farmaco e coordinato dall’Aifa. Con l’obiettivo comune, Regioni e filiera, di ragionare su un percorso che porti a una significativa riduzione delle distanze oggi esistenti a livello territoriale in materia di doppio canale. Questo, in sintesi, l’esito della quarta seduta del gruppo di lavoro, ospitata ieri come di consueto nella sede dell’Agenzia: verranno creati due distinti sottogruppi, l’uno con il compito di individuare una griglia di parametri condivisi che orientino le scelte delle Regioni in materia di Pht e l’altro perché effettui una ricognizione valutativa su formule ed esperienze territoriali della diretta e della dpc.

I due gruppi dovrebbero essere istituiti già nei prossimi giorni (Federfarma parteciperà a entrambi) e il programma è quello di completare analisi e valutazioni entro luglio, forse già nella prima metà del mese. «Si tratta di un passo avanti importante» commenta al riguardo il presidente nazionale di Federfarma, Marco Cossolo «perché l’obiettivo cui puntano i due sottogruppi è quello di omogeneizzare l’accesso al farmaco. Cominceremo a pensare già da oggi ai nomi dei rappresentanti da inviare».

Ogni gruppo poi avrà un tracciato da seguire. Il tavolo sul Pht, per esempio, dovrà muoversi rispettando le competenze esclusive dell’Aifa sulla materia (il Prontuario della continuità ospedale-territorio lo possiamo aggiornare soltanto noi, ha ricordato nel corso della riunione la dirigente dell’Agenzia Ida Fortino). Quello sui modelli della diretta, invece, dovrà fare i conti con un fronte regionale che ha sì espresso la volontà di limare le distanze che oggi caratterizzano la distribuzione diretta, ma non intende rinunciare alle opportunità del doppio canale: lo ha fatto capire Loredano Giorni, direttore del servizio farmaceutico della Regione Piemonte, quando ieri ha ricordato che la 405/2001 è nata soltanto per convenienze di carattere economico e chi lo nega è soltanto in errore
fonte: federfarma
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