Malattie degli occhi casi clinici reali

Malattie degli occhi casi clinici reali

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Malattie degli occhi :

Distacco del neuroepitelio dopo intervento di cataratta

Questo paziente che presentava già prima dell'intervento di cataratta un'alterazione dell'EPR in area foveale, come si nota nell'OCT pre-operatorio, dopo l'intervento di cataratta che ormai era non più rimadabile per lo scarso visus presente, ha avuto uno scompenso della patologia maculare con un ampio distacco del neuoroepitelio, come è evidente nei tomogrammi dell'OCT, con conseguenti volumi aumentati.

Seclusio pupillare bilaterale con cataratta

Seclusione pupillare per uveite cronica con cataratta avanzata, in terapia con omatropina che non riesce a dilatare la pupilla oltre il limite che si mostra nella foto mostrata. La conta dell'endotelio è normale nonostante l'uveite cronica che da anni è presente con recidive a poussè.

Escavazione papillare che mima papilla glaucomatosa

L'escavazione papillare accentuata è sempre problematica da distinguere da un'escavazione glaucomatosa. Ci sono molti criteri clinici ed oftalmoscopici differenziali tra cui il bordo neurale e l'emergenza dei vasi papillari. L'OCT ci viene incontro anche in questa diagnosi differenziale, misurando l'entità del Cup/Disk e lo spessore delle fibre ottiche, che dovrebbero essere il parametro più sensibile nella diagnosi di glaucoma. Si notano in ambo gli occhi un rapporto Cup/disk di oltre 0.4.

Pucker non evoluto nel tempo

Le membrane epiretiniche sono una patologia molto frequente che ha acquistato un rilievo ed un'importanza dall'avvento dell'OCT, strumento che ha permesso un'attenta analisi e valutazione clinica e fisiopatologica di tali entità. Da quando disponiamo di questo meraviglioso strumento, che recentemente ha avuto nuovi miglioramenti qualitativi con gli spectral domine, abbiamo imparato a conoscere la superficie epitinica, fonte di tanta patologia della retina, non solo maculare. Quando operare un pucker maculare continua ad essere un quesito con risposte non univoche e la letteratura ancora non ha fatto il punto definitivo sull'argomento. In questo paziente si osserva una sostanziale stabilità del quadro tomografico nei sei anni dalla prima diagnosi, con volumi retinici nel tempo solo in parte aumentati, anche perchè nel frattempo, è stato operato di cataratta, evento che in ogni caso può favorire un'evoluzione della patologia maculare preesistente..

Vasculopatia ipertensiva giovanile

Giovane ragazzo di 16 anni che è già da un anno in terapia antiipertensiva sistemica con artmia cardiaca in fase di studio. L'esame del fondo oculare, richiesto dagli internisti presso i quali è in cura, presenta un ottomo trofismo corioretinico con un aspetto vascolare senza problemi particolari. Ad un più attento esame si evidenziano segni di incrocio arterovenoso che possono iniziare ad avere influenza sulla flussimetria ematica venosa retinica.

Capsulotomia Yag laser con riproliferazione

Prima foto: dopo allargamento della capsulotomia che si stava restringendo come si vede nella seconda fotografia mostrata ad un anno di distanza. La capsulotomia Yag laser dopo intervento di cataratta e IOL in camera posteriore è un'operazione ambulatoriale e senza rischi particolari per il paziente, anche se è necessario chiedere il consenso informato, prima di procedere all'esecuzione del laser. Anche questa tecnica apparentemente banale però può essere eseguita con maestria o con approssimazione e con maggior danno per il paziente. E' frequente trovare IOL lesionate dallo Yag dopo capsulotomie, anche se il visus finale non ne risente quasi mai. Queste lesioni minuscole sulla superficie posteriore della lente artificiale, se numerose e confluenti, comunque possono dare fenomeni di aloni ed abbagliamento visivo, oltre ad apportare una minore qualità del visus finale. Per evitare tali inconvenienti lesioni, che a volte si verificano oltre ogni buona intenzione e tecnica da parte dell'operatore, anche più accorto ed esperto, per movimenti minimi del paziente o per piccoli sfuocamenti delle mire di fissazione dello YAG, bisogna eseguire lo Yag con la pregiudiziale idea di evitarle. Si deve fuochettare ancor più posteriormente il laser e le sue mire, che nello Yag laser sono di solito quattro, cosa che rende particolarmente difficile metterle tutte a fuoco, se la capsula posteriore non è sullo stesso piano, come spesso accade nelle secondariie di vecchia data. In questa paziente a distanza di un anno circa il bordo della capsulotomia appare ingrossato per riproliferazione del bordo capsulare.

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